Missive Selvatiche Il collettivo presenta il suo progetto di resistenza artistica
Missive Selvatiche è un progetto di resistenza artistica nato a Prato nel novembre 2020 in seguito alle restrizioni sanitarie che hanno portato alla chiusura di tutti gli spazi legati alla cultura, all’arte e allo spettacolo dal vivo.
Missive Selvatiche è un collettivo di artisti, illustratori, fotografi, cineasti, musicisti, teatranti, danzatori, nato dall’esigenza di condividere il proprio lavoro in un momento di forte disagio nel quale non era permesso avere contatto con lo sguardo e l’ascolto del pubblico. Durante il periodo di confinamento culturale gli artisti hanno imbucato nelle cassette della posta di sconosciuti un pacchettino contenente una lettera e tre oggetti d’arte – in edizione limitata e numerata – con l’intento di confortare, emozionare, far riflettere, ridere, ballare e incuriosire.
Domenica 28 Novembre 15:00 - 15:30
ll progetto nasce da un’idea di Pamela Maddaleno, Alessia Castellano e Margherita Nuti e mira ad innescare una serie di riflessioni: cosa accade quando un’opera esce dal canonico percorso che va dall’autore al fruitore che si suppone essere interessato a quel tipo specifico di opera? Cosa accade se un’opera viene trovata in un luogo dove non dovrebbe trovarsi, come una cassetta della posta? Cosa accade se si riceve un regalo non richiesto? E cosa accade se un artista mette la propria opera nelle mani del caso, se non sa più chi sono i fruitori e non è più certo di ricevere un riscontro da questi ultimi?
Il progetto ha raggiunto la terza edizione e, dopo una prima diffusione a Prato, nell’ultima edizione ha ottenuto la partecipazione di circa 150 artisti provenienti da varie parti d’Italia ed un gruppo di artisti francesi e italiani residenti a Parigi. Alle fondatrici iniziali del progetto nella terza edizione si sono aggiunte inoltre due curatrici per l’area fiorentina, Michelle Davis e Giulia Iaquinta, grazie anche alle quali il numero di esemplari distribuiti, in tutta Italia (isole comprese) ha raggiunto quota 2200.
Il progetto è stato esportato a Lione in Francia sotto il nome di Missives Sauvages Lyon e curato da Marion Bornaz ed è stato inoltre protagonista del festival PopEat Nutriamo il Borgo di Castelnuovo Magra (Sp) curato da Orianna Fregosi che ha dedicato a 50 artisti del progetto, la mostra Manifesti d’Artista .
In occasione del festival Seta. Dialoghi sulla Cine contemporanea il collettivo di Missive Selvatiche, per la prima volta arricchito della partecipazione di artisti di origine cinese, ha preparato un’edizione speciale dedicata alla Chinatown pratese e ai suoi cittadini sinoitaliani.